martedì 3 luglio 2007

colecção berardo

Lunedì scorso 25 giugno è stato inaugurato a Lisbona, tra fuochi d'artificio e masse oceaniche, il 3° spazio di livello internazionale dedicato all'arte moderna (dopo la fundação Gulbenkian e la fundação Szenes/Vieira da Silva), ovvero il museu berardo, che s'annuncia essere il più importante del paese (altro chè il mambo) poichè contiene pezzi di: Pablo Picasso, Marcel Duchamp, Kasimir Malevich, Piet Mondrian, Francis Bacon, Andy Warhol, Yves Klein, Willem de Kooning, Francesco Clemente, Jenny Holzer, Sol LeWitt, Richard Serra, Alexander Calder, Henry Moore, Fernando Botero, Vito Acconci, Larry Bell, Christian Boltanski, Mario Merz, Nam June Paik, Bill Viola, Bernd and Hilla Becher, Nan Goldin, Andreas Gursky, Fernando Calhau, Alberto Carneiro, Paula Rego, Helena Almeida, Pedro Cabrita Reis, Pepe Diniz e Fernando Lemos.
Il museo è stato collocato, non senza polemiche, negli spazi espositivi del CCB, fino ad allora utilizzati per esposizioni temporanee, stravolgendo così la struttura e le attività del complesso culturale. Lo stato portoghese ha assecondato i desideri del comendador berardo che esigeva la sua collezione proprio lì o nisba. Per protesta, il giorno stesso dell'inaugurazione il direttore del centro si è dimesso.
Il personaggio joe berardo, madeirense arricchitosi all'estero non si sa bene come, sta facendo molto parlare di se ultimamente. Di simpatia scarsa, modi di fare spicci e mancanza di tatto nelle sue affermazioni, fa ricordare un personaggio simile che fino a poco tempo addietro faceva il primo ministro in italia. Infatti anche lui vuole comprarsi una squadra di calcio. Ha lanciato un'opa x l'acquisto del benfica (la + nota squadra portoghese), ed ha già cominciato a dire chi può restare e chi se ne deve andare. A quando un suo ingresso in politica?

L'inaugurazione era stata prevista con apertura straorinaria x 24 ore filate ed ingresso gratuito ed ha raggiunto nel primo giorno 20000 spettatori. Han deciso quindi di lasciare l'ingresso gratuito fino a domenica, in cui sono arrivati a quota 60000. Ho provato a farci un passaggio domenica confidando nel fatto che i lisbonesi fossero al mare ed i turisti non ancora informati sull'esistenza del nuovo museo, ma, sotto un sole cocente, accolto da cavalli rampanti, tra cieli di nuvole gonfiabili e getti d'acqua polverizzata sparata dal pavimento,mi son trovato davanti una fila di un migliaio di persone.


Rimanderò la visita a tempi migliori, quando l'euforia museale dei lisbonesi sarà un po' calata.

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