domenica 24 ottobre 2010

portugal a banhos

l'angolo del terreiro do paço (o, come è più internazionalmente conosciuto sulle guide turistiche, praça do comércio) dove ancora non sono stati terminati i lunghissimi lavori di rifacimento della piazza, ovvero quello che da verso la stazione marittima, è stato "impreziosito" con un'opera, abbastanza discutibile, di autoria dell'artista plastica che attualmente va per la maggiore, joana vasconcelos.
si tratta di una piscina in resina, disposta in verticale, come quelle che ogni tanto si incrociano esposte lungo le strade statali, fatta a forma di portogallo (essendo che poi il portogallo è di forma pressochè rettangolare, non è di comprensione immediata a meno che non si sia dei maniaci geografici come il sottoscritto), battezzata portugal a banhos.


non discuto la validità di quest'opera, sono conscio del fatto che tra le funzioni dell'arte vi è anche quella di essere provocatoria, ma la provocazione deve essere fatta in maniera intelligente, nel caso di questa piscina dal titolo così palesemente relazionabile alla situazione critica che vive la nazione portoghese, mi sembra invece abbastanza banale e scontata. miglior risultato l'aveva ottenuto con la bellissima noiva, un enorme lampadario di tampax visibile fino a poco tempo fa nel museu berardo.
puittosto trovo sbagliata la location. col suo supporto di tubi innocenti e blocchi di cemento, nella cornice neoclassica di praça do comércio ci sta come un pugno in un occhio.
la piazza poi è uno dei pochi accessi liberi che la città ha col suo fiume (il tejo è la vera opera d'arte di lisbona, ma il porto e le linee ferroviarie non ne permettono la fruibilità) ed ha, fino a pochi mesi fa, sofferto la presenza di un cantiere che l'ha tagliata fuori dalla vita cittadina x un paio d'anni. non si può, appena riaperta, tappare la vista del fiume con una tal bruttura. meglio valeva esporla davanti ad uno dei tanti centri commerciali megagalattici che la città ha.

la vasconcelos deve probabilmente godere di amicizie molto potenti per poter aver sempre la possibilità di esporre le sue cose in spazi pubblici importanti o comunque di grande visibilità.
è lei infatti l'autrice sia del serpentone di stracci, che l'anno passato penzolava da un palazzo al cais do sodré, che della collanona di bigiotteria appesa alla torre di belém nel 2008. chissà quale superspazio le metteranno a disposizione il prossimo anno?

che dire di +, speriam che 'sto vascone da bagno lo tolghino presto...

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