venerdì 11 settembre 2009

...aquele dia tão chato...

è di nuovo l'11 settembre e come sempre il mondo sprecherà lacrime e parole nel celebrare la ricorrenza del ben noto tragico evento (simbolo che un'informazione globale monodirezionale ha eletto come emblema dei mali del mondo), che ha colpito la nazione dominante, per una volta vittima (di chi poi, se non del sistema che lei stessa ha montato) e non carnefice.

personalmente, di codesta ricorrenza non frega assolutamente niente, per me l'11/09 è solo il compleanno di una cara amica altoatesina (auguri nenè) oppure la ricorrenza di un altro tragico evento, cioè l'assassinio di salvador allende, avvenuto nel 1973 con l'inizio dell'infame dittatura di pinochet in cile, ma con questo non voglio dire che prova gioia per l'avvenuta morte di 5000 persone, solo che questo è, e deve rimanere, un assunto interno degli americani. non vedo la necessità da parte del resto del mondo di sentirsi in obbligo di condividere questo "dolore" come se fosse un lutto personale proprio.
non mi pare che nel mondo occidentale vengano commemorati: i 200mila morti provocati dalle bombe atomiche americane a hiroshima e nagasaki, i 2 milioni e passa di morti della guerra di corea, i non so quanti milioni morti in vietnam, il milione e passa di morti della guerra iran-iraq (scoppiata per interessi americani) o i 200mila morti della 1a guerra del golfo (e di questi numeri, il 95% sono vittime civili innocenti).

e poi sono molto più propenso a credere alla teoria del grande complotto. mi pare assolutamente impossibile che tutto 'sto casino sia stato fatto scoppiare da un vecchio barbuto vestito con un caffetano ed un lenzuolo annodato in testa, che vive in una grotta in mezzo al deserto montuoso. un personaggio che in 10 anni di ricerca, con 2 guerre fatte appositamente dall'esercito + potente del mondo, nessuno è riuscito a trovare, deve essere perforza un personaggio di fantasia, come pinocchio o pippi calzelunghe.

comunque, lo scopo di questo post era tutt'altro, e partiva dal fatto che spesso, in questo blog confronto elementi della mia ex-città, bologna, e di quell'attuale, lisbona.
in questo caso si tratta di un'analisi statuistico/monumentaria ovvero come queste 2 lontane e dimenticate provincie dell'impero hanno commemorato il lutto del padrone e quali delle 2 opere realizzate vince il premio della scultura + brutta:

a bologna


ma che è 'sto orrore? un sasso raccolto nelle cave del savena con attaccato un pezzo di lamiera arrugginito? questo sgorbio di una sessantina di cm di altezza con il ferro (aereo) che penetra la roccia con fenditura (grattacielo) è piuttosto la classica rappresentazione del binomio pene/vagina e rimanda più ad un qualcosa di erotico che al dramma avvenuto.
si trova nel giardino da sempre conosciuto come "ex-manifattura tabacchi", ma che l'allora-sindaco guazzaloca (il 1° sindaco di destra che bologna ha avito dal dopoguerra) intitolò appunto "11 sett." il giorno del 1° anniversario. ricordo bene quel giorno: pioveva che dio la mandava (un po' di giustizia divina), con sindaco a tagliare corto la mesta cerimonia, autorità, rappresentanti del corpo dei pompieri, banda e coro dell'antoniano inzuppati. io, che mi stavo godendo la scena dal mio luogo di lavoro con finestre affacciate sul parco, misi un cd di musica araba a volume altissimo.

a lisbona


anche questa come bruttezza non scherza. questa scultura metallica iperrealista è una "fedele" rappresentazione della "texture" che rivestiva l'esterno delle torri del WTC. l'averla forgiata sotto forma di pezzo di rottame, almeno, rende subito l'idea di qualcosa di drammatico! l'oggetto si trova nella zona residenzial/borghese di alvalade, all' incrocio tra l'avenida de roma e l'avenida dos estados unidos de américa, nome esistente ben già prima del 2001 (almeno il posto è azzeccato).

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conclusione: il premio per la scultura + brutta va senza alcun dubbio all'obrobrio bolognese. quest'oggetto, di pessimo gusto, e di cui misconosco l'autore, è talmente insulso che non si riesce a trovare da nessuna parte (rete/stampa, ecc.) alcun tipo di informazione o documentazione sulla sua esecuzione.
del resto il "macellaio" guazzaloca non ha mai brillato per buon gusto. un esempio, le famose "gocce", il padiglione espositivo trasparente infobox che addobbava p.zza maggiore, finito fortunatamente come sede dei servizi funerari al cimitero della certosa.