giovedì 4 settembre 2008

o zé do caixão


À Meia-Noite Levarei Sua Alma
(1963)




Esta Noite Encarnarei no Teu Cadáver (1967)

Zé do caixão (Beppe Cassadamorto/ Coffin Joe) alter ego del regista brasiliano José Mojica Marins, realizzatore di film horror di serie Z (con effetti speciali degni di un film di Ed Wood) che sono diventati oggetti di culto per gli amanti del genere, viene omaggiato dal motel x, festival cinematrogafico del settore in corso da ieri fino a domenica al cinema são jorge, con la proiezione di una sua retrospettiva e con un workshop da lui diretto.

Questo eclettico personaggio oramai 72enne che oltre ad essere realizzatore ed attore di cinema, ha lavorato in tv, in teatro ed alla radio, ha realizzato fumetti e fotoromanzi dell'orrore, va in giro da oltre 40 anni abbigliato come il suo personaggio, con cilindro in testa e porta unghie lunghissime che non taglia da tempi immemori. I suoi films hanno sempre avuto enormi problemi di censura (specie durante gli anni della dittatura militare) e molti di essi non sono mai stati distribuiti.

Il divertente film che abbiamo visto stasera, encarnação do demônio (2007), é l'ultimo d'una trilogia cominciata nel 1963 con á 1/2noite levarei sua alma e proseguita nel 1967 con esta noite encarnerei no teu cadáver, dove il ns. eroe è alla ricerca della donna superiore, adatta per la procreazione del figlio perfetto. I criteri usati per la valutazione sono la vera essenza dei films e sono alquanto cruenti; le donne che non passano il test non fanno certo una bella fine e questo porta il ns. zé a doversi fare 40 anni di prigione. Uscitone, 70epassaenne, continua indefesso questa sua ricerca...








Questo film, nonostante fosse programmato da molto tempo, è stato realizzato 40 dopo i precedenti perchè non riusciva a trovare un produttore: morivano misteriosamente tutti.

Ad aprire la sessione il corto apârencias di Liz Marins, la figlia di Zé, che, vivendo all'ombra di cotanto padre, si è creata un alter ego horror: Liz Vamp, stangona compressa in un corpetto di cuoio attillato, con stivaloni fino alla coscia e tacchi da 20 cm, e con un aspetto preoccupantemente simile a quello di un viado. È stata lei, così abbigliata, a introdourre l'arrivo sul palco del Zé, che s'è dimostrato un vero pazzo, coi suoi discorsi sull'amore cosmico, sul fatto che i films dell'orrore fanno aumentare l'amore e con un suo personale omaggio alle donne.

Purtroppo questa è l'unica proiezione che ci possiamo permettere, causa un già programmato week-end al mare.

1 commento:

casoleil ha detto...

va bene, ma tu non ce l'hai un suo autografo e io sì (gnagnagna)