
i signori in questione, quando sono arrivati, probabilmente avevano in testa un'altra idea di come si restaura un film, ovvero (come è opinione comune) si immaginavano di vedere persone con lente e pennellino in mano armati di pazienza certosina a ritoccare i fotogrammi dei films. quando quindi hanno visto la triste realtà, ovvero stampatrici e sviluppatrice, un rumore infernale e puzza di percloroetilene, sono visibilmente rimasti delusi, tralasciando di fare foto e documentarsi sull'attività di restauro. un impatto meno negativo lo hanno avuto visitando la sala riparazione, x cui hanno optato di cominciare la loro storia lì.
la storia a grandi linee è la seguente: una restauratrice dell'anim, lavorando sopra un film della cuf, scopre che una delle persone riprese è suo bisnonno, esule francese (che sia un accenno a carine?) e dirigente della cuf, scomparso misteriosamente anni dopo in un volo per il venezuela. assolda quindi un investigatore per scoprire la storia della sua famiglia e le sue indagini si intrecciano con le vicende di questo suo avo, con la storia degli stabilimenti cuf a barreiro, le battaglie sindacali e le repressioni.
la protagonista e la sua collega non hanno alcuna somiglianza con carine e luzia, le "nostre" colleghe della riparazione.
la scelta degli autori è stata di rappresentare 2 bei gnocchini, dall' apparente età di vent'anni, trendy con minigonna, piercing e ombelico a vista, loft nella baixa arredato vintage e vista castello.



2 commenti:
taaatooo!
aaaahhhhhhh!!!! taaaahhhhhtooo!!!!
ma gli hai fatto vedere i disegni che fai tu???
no, xké faccio cagare
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